23 maggio 2006

H2Odio: turatevi bene il naso e guardatelo.


Un paio di post fa vi parlavo del nuovo film di Alex Infascelli che ho acquistato con La Repubblica. Vi avevo promesso di parlarvene non appena lo avessi visto. Bene: il film è una cagata pazzesca. Non me ne vogliano Infascelli e i suoi produttori. Io non sono né Tullio Kezich né tantomeno Claudio G. Fava, ma nel corso degli anni qualche ideuzza sul cinema me la sono fatta. Insomma, come diceva la buonanima di Montanelli invitando a votare DC, io vi invito a turarvi per bene il naso e vedervi questo borioso H2Odio. Di seguito vi elenco una serie di appunti che ho preso durante la visione del film per meglio farvi intendere il mio pensiero. I titoli di testa del film sono (forse e con ogni probabilità) i più noiosi della storia del cinema. Le 5 attrici sono tutte (ma veramente tutte) antipatiche e odiose: dopo 4 minuti di pellicola (che qui non c'è perchè è tutto digitale) vorresti prenderle a schiaffoni tutte quante. Le musiche (noiose) sono un vaghissimo tentativo di imitazione di quelle che Ry Cooder scrisse anni fa per Paris, Texas di Wenders. Il suono in presa in diretta è di quelli che non si capisce un'ostia, anche perchè 4 attrici su 5 sono straniere. Alla faccia dei film italiani. A proposito di lingua: per quale diavolo di motivo il diario che la protagonista Olivia scrive è in inglese e non in italiano? Insomma, Alex Infascelli, il nipotino di Dario Argento e di David Linch, ha confezionato un'operazione commerciale di marketing selvaggio che non so a quale risultati porterà. Non so come siano andate le vendite, ma so che il film è già scaricabile in rete sul sito di Repubblica alla cifra di 4,90 euro, segno che denota un clamoroso insuccesso di vendita del film nelle edicole. Unica nota positiva il cameo del bravo Mauro Coruzzi che, smessi temporaneamente i panni di Platinette, interpreta uno psicanalista che ha in cura la mamma della protagonista. Si accettano repliche.