19 aprile 2007

La febbre. Bello spaccato della provincia lombarda con un Fabio Volo in stile primo Dustin Hoffman.



Sono finalmente riuscito a vedere in cassetta il film di Alessandro D'Alatri, La febbre, con Fabio Volo nei panni di un geometra che lavora al comune di Cremona ma che in realtà sogna di aprire una locale alla moda per i giovani della sua città. D'Alatri è un regista che ho sempre ammirato sin dai tempi in cui campava solo con gli spot pubblicitari, Fabio Volo è un personaggio che mi è sempre piaciuto per il suo essere sempre e a suo modo fuori dal coro. Il programma Italo-Spagnolo, per esempio, lo trovo geniale, così come Il Volo del Mattino su Radio Deejay che ha per sigla "Voglio vivere così" cantata da Ferruccio Tagliavini. Il film è carino. L'avevo perso due anni fa quando era uscito nelle sale e lo inseguivo da tempo. E' un bello spaccato della provincia lombarda.Fabio Volo mi ha ricordato il primo Dustin Hoffman, quello del Laureato ma soprattutto quello di un bellissimo film di Pietro Germi che si intitolava Alfredo Alfredo. Mitico!