13 giugno 2007

I flipper di una volta. Altro che Playstation...




Riporto per intero un bellissimo post pubblicato sul blog "il ringhio di Idefix"di Luciano Comida.

Com'erano belli i flipper di una volta, quelli meccanici, quelli la cui pallina vera faceva un autentico e sonoro STAK, quei flipper ingombranti e pesantissimi, che partivano mettendoci dentro cento lire e che per non perdere la pallina bisognava scuoterli con un abile colpetto d'anca e di polso. Quei flipper pieni di luci colorate rosse e gialle e verdi e blu e rosa e ocra e celesti e arancione e bianche e psichedeliche e grigie che si accendevano e si spegnevano, e tanti birilletti da colpire, e corsie da percorrere con la pallina, e pulsanti. E il punteggio che saliva e a volte il bonus che scattava e il record che si avvicinava e la gente intorno che faceva il tifo oppure ti gufava contro. E a volte le ragazze erano bravissime a giocare, magari leggere di peso ma agili e con una mossa di fianchi elegante e seducente che spiazzava perfino il filipper e mandava la pallina dove voleva la ragazza e non la legge di gravità. E il più bello di tutto è che era tutto fisico, tutto vero, tutto fatto di materia, plastica, acciaio, vetro, alluminio, fili elettrici, plexiglass, persone intorno al flipper, corpi veri e facce vere che ti guardavano e che aspettavano il loro turno.
Altro che queste porcherie virtuali che esistono adesso...le chiamano plei stescion. Ma va mmorì dimenticata, va..."

Luciano Comida
Il ringhio di Idefix
http://lucianocomida.blog.kataweb.it