26 aprile 2007

Ve le ricordate le maglie dell'Inghilterra campione del mondo nel '66? Secondo me sono le più belle.


Approfitto della notizia della morte di Alan Ball (none onomatopeico) calciatore campione del mondo con l'Inghilterra nel 1966, per confessare la mia passione per quelle maglie di allora. Senza uno sponsor, senza un logo e senza un fregio. Pulite. Queste tutte rosse sono le mie preferite. A proposito,perchè l'Inghilterra non gioca più con la maglia rossa?

23 aprile 2007

L'Inter vince lo scudetto: finisce un incubo lungo 18 anni. Grazie, Giacinto.


Ecccomi là in piazza Duomo avvoltolato di nerazzurro a festeggiare lo scudetto dell'Inter. Finisce un incubo e si avvera un sogno. Speriamo che duri a lungo. Grazie Moratti. Ma, soprattutto. grazie Giacinto. Questo scudetto è tuo.

19 aprile 2007

La febbre. Bello spaccato della provincia lombarda con un Fabio Volo in stile primo Dustin Hoffman.



Sono finalmente riuscito a vedere in cassetta il film di Alessandro D'Alatri, La febbre, con Fabio Volo nei panni di un geometra che lavora al comune di Cremona ma che in realtà sogna di aprire una locale alla moda per i giovani della sua città. D'Alatri è un regista che ho sempre ammirato sin dai tempi in cui campava solo con gli spot pubblicitari, Fabio Volo è un personaggio che mi è sempre piaciuto per il suo essere sempre e a suo modo fuori dal coro. Il programma Italo-Spagnolo, per esempio, lo trovo geniale, così come Il Volo del Mattino su Radio Deejay che ha per sigla "Voglio vivere così" cantata da Ferruccio Tagliavini. Il film è carino. L'avevo perso due anni fa quando era uscito nelle sale e lo inseguivo da tempo. E' un bello spaccato della provincia lombarda.Fabio Volo mi ha ricordato il primo Dustin Hoffman, quello del Laureato ma soprattutto quello di un bellissimo film di Pietro Germi che si intitolava Alfredo Alfredo. Mitico!

16 aprile 2007

Un omaggio al grande Kurt Vonnegut.


Venerdì scorso è morto il grande Kurt Vonnegut, quale occasione migliore per leggere, finalmente, il suo capolavoro "Mattatoio n° 5", acquistato alla Feltrinelli di Corso Buenos Aires a Milano.

10 aprile 2007

Gillette Fusion. Funziona!


Se mi chiedessero di fare una campagna per il nuovo rasoio della Gillette, la farei come la vedete nella foto. Testimonial anonimi che inviano foto del prima e dopo la rasatura e mostrando i "non segni" della rasatura. Sarà pure molto global, ma il nuovo prodotto della Gillette, funziona veramente. A proposito, il primo testimonial della campagna sono io.

8 aprile 2007

Addio Comencini, sono cresciuto col tuo Pinocchio. E Sofia sta facendo altrettanto.


E' morto Luigi Comencini. Alzi la mano chi non è cresciuto vedendo il suo sceneggiato a puntate di Pinocchio con Nino Manfredi, Gina Lollobrigida e il duo Franco Franchi-Ciccio Ingrassia. Ricordo che la visione dello sceneggiato a puntate mi colpì parecchio e mi restò dentro per molti anni. Poi, un paio d'anni fa, alla Feltrinelli Multimedia lo riscoprii nella versione cd rom e pensai immediatamente di regalarlo a Sofia la quale , come il papà, lo ha subito amato e non passa settimana senza che se ne veda un pezzettino. Grazie Comencini.

6 aprile 2007

Alla coque, bazzotte, sode e al tegamino. Ecco come cuocere le uova.


Se ne parlava qualche sera fa a cena con amici. Qual è la ricetta giusta per cucinare l'uovo alla coque? Quanti minuti deve stare l'uovo in acqua bollente? E l'uovo al tegamino? Come si fa a capire che è cotto a puntino? E poi, non si chiamava "uovo al cereghino", da noi a Milano?
Sotto vi riporto tutte le ricette per cucinare le uova alla perfezione.
Nella foto c'è Sofia con il suo piatto preferito: uova alla coque.


Uova alla coque - Immergere delicatamente le uova, aiutandosi con un cucchiaio o una schiumarola, in aqua bollente o, meglio, appena sotto al punto di ebollizione.
Togliere dopo 3 minuti le uova dall'acqua.
Servirle immediatamente nell'apposito portauovo.
Le uova alla coque hanno un albume lattuginoso, parzialmente coagulato e il tuorlo appena tiepido.
Uova bazzotte - Procedere come per le uova alla coque, contando però 5-6 minuti cottura.
Passarle appena cotte sotto l'acqua fredda per fermare la cottura e sgusciarle subito con molta precauzione e conservarle in acqua fredda fin al momento del servizio.
All'ultimo momento riscaldarle in acqua bollente salata e terminare la preparazione come richiesto dalla ricetta.
Servire su crostone o su tartelletta, nappate con una salsa. L'uovo bazzotto ha l'albume rappreso, ma non troppo duro, e il tuo semiliquido.
Uova sode - Procedere come per le uova bazzotte, contando però 10 minuti di cottura. Le uova sode si possono preparare anche ponendole sul fuoco ad acqua fredda e facendole sobbollire 7 minuti: con questo secondo metodo, l'albume si presenta cotto, ma leggermente più molle e di gusto più gradevole. Se le uova cuociono più del necessario, il bianco diventa coriaceo e il tuorlo assume una colorazione verdastra, causata dal solfuro di ferro formatosi dalla reazione tra il ferro contenuto nel tuorlo e l'acido solfidrico sprigionato dall'albume riscaldato. La stessa colorazione appare anche se l'uovo cotto non viene subito immerso in acqua fredda. t buona regola, perciò, raffreddare le uova e sgusciarle al più presto, con delicatezza, in modo da allontanare il gas dal tuorlo. Solitamente le uova sode vengono servite fredde o usate per guarnizione.
Uova al tegamino - Chiarificare 5-6 gr. di burro in un tegamino d'acciaio o di rame o di porcellana; farvi scivolare due uova rotte precedentemente su di un piatto e lasciare cuocere a fuoco dolce. L'albume si dovrà presentare coagulato, bianchissimo, non sbruciacchiato ai bordi e senza segno di bollicine, caratteristica di una cottura troppo veloce, mentre il tuorlo sempre intero, appena tiepido e ancora liquido. E' conveniente non salare le uova al tegamino, perché altrimenti il tuorlo rimarrebbe macchiettato: questa è un'operazione che farà il commensale. Servire immediatamente su piattino con tovagliolino. Nel caso in cui l'uovo debba essere guarnito, si aggiunge l'elemento prima o dopo aver versato le uova, a seconda se deve o meno rosolare.