28 maggio 2006

Le goliardate di provincia.


Questo fine settimana siamo stati in val Seriana a Bratto, provincia di Bergamo, perchè Monica doveva tenere un corso di outdoor formativo. Lo striscione che vedete nella foto l'ho fotografato a pochi metri dall'albergo dove abbiamo dormito. Per chi ancora non lo sapesse, cliccando sulla foto la si apre più grande e così si riesce meglio a leggere quello che c'è scritto. Striscioni di questo tipo si trovano ormai solamente in provincia (e qui è provincia selvaggia) e fanno parte di quel serbatoio di idee ruspanti che i giovani che abitano nelle grandi città come Milano ormai non hanno più. Ve la immaginate voi questa scritta affissa su un palazzo di Via Vincenzo Monti a Milano?

23 maggio 2006

H2Odio: turatevi bene il naso e guardatelo.


Un paio di post fa vi parlavo del nuovo film di Alex Infascelli che ho acquistato con La Repubblica. Vi avevo promesso di parlarvene non appena lo avessi visto. Bene: il film è una cagata pazzesca. Non me ne vogliano Infascelli e i suoi produttori. Io non sono né Tullio Kezich né tantomeno Claudio G. Fava, ma nel corso degli anni qualche ideuzza sul cinema me la sono fatta. Insomma, come diceva la buonanima di Montanelli invitando a votare DC, io vi invito a turarvi per bene il naso e vedervi questo borioso H2Odio. Di seguito vi elenco una serie di appunti che ho preso durante la visione del film per meglio farvi intendere il mio pensiero. I titoli di testa del film sono (forse e con ogni probabilità) i più noiosi della storia del cinema. Le 5 attrici sono tutte (ma veramente tutte) antipatiche e odiose: dopo 4 minuti di pellicola (che qui non c'è perchè è tutto digitale) vorresti prenderle a schiaffoni tutte quante. Le musiche (noiose) sono un vaghissimo tentativo di imitazione di quelle che Ry Cooder scrisse anni fa per Paris, Texas di Wenders. Il suono in presa in diretta è di quelli che non si capisce un'ostia, anche perchè 4 attrici su 5 sono straniere. Alla faccia dei film italiani. A proposito di lingua: per quale diavolo di motivo il diario che la protagonista Olivia scrive è in inglese e non in italiano? Insomma, Alex Infascelli, il nipotino di Dario Argento e di David Linch, ha confezionato un'operazione commerciale di marketing selvaggio che non so a quale risultati porterà. Non so come siano andate le vendite, ma so che il film è già scaricabile in rete sul sito di Repubblica alla cifra di 4,90 euro, segno che denota un clamoroso insuccesso di vendita del film nelle edicole. Unica nota positiva il cameo del bravo Mauro Coruzzi che, smessi temporaneamente i panni di Platinette, interpreta uno psicanalista che ha in cura la mamma della protagonista. Si accettano repliche.

21 maggio 2006

Due piccioni con una fava.


Oggi, domenica 21 maggio 2006, mai proverbio fu più giusto. La piccola Sofia in un giorno solo ha avuto il massimo sfogo della sua prima e ultima varicella e ha perso il suo primo e non ultimo dentino da latte. La foto mi sembra molto esplicita. Io, avendo un papà e degli zii adottivi sulla via del rincoglionimento, non sono riuscito a sapere con certezza se ho fatto o meno da piccolo la varicella. E così mi sono fatto iniettare, dal medico curante dei miei suoceri (il mio è alle Bahamas) il vaccino vivo della varicella, per evitare di prenderlo dalla piccola e restare immobile per due settimane a letto, come è capitato a diversi miei conoscenti.

16 maggio 2006

Lo compro, non lo compro, lo compro, non lo compro. L'ho comprato.


Da qualche giorno con La Repubblica e L'Espresso si può acquistare il nuovo film di Alex Infascelli H2Odio, il primo esperimento italiano di film distribuito esclusivamente in DVD anzichè attraverso il solito circuito delle sale cinematografiche. Sono stato fortemente indeciso se acquistare o meno il film. La locandina e il titolo mi intrigavano, ma non conoscevo Infascelli (se non per sentire dire) e avevo deciso di congelare l'acquisto (col rischio di non trovarne più nelle edicole di Cernusco sul Naviglio) perchè volevo saperne di più e sentire pareri di amici e conoscenti. Ho sentito anche il mio amico Fabio, esperto di cinema, e lui mi ha risposto che il primo film di Infascelli (Almost Blue) l'aveva profondamente deluso e che quindi preferiva destinare la cifra (12,90 euro) all'acquisto del primo volume del Codice di Leonardo, anch'esso in vendita con La Repubblica. Ieri mattina ho rotto gli indugi e ho comprato il DVD di Infascelli. Adesso sarete curiosi di sapere com'è. Appena lo vedrò ve lo dirò.

12 maggio 2006

Gino, il figaro di via Panfilo Castaldi.


Ogni due mesi, regolarmente, vado a Milano a farmi tagliare i cinque capelli che mi sono rimasti, da un buffo personaggio che si chiama Gino e che ha un negozio di acconciature maschili in via Panfilo Castaldi, a due passi dalla Stazione Centrale. Gino ha circa 65 anni, è siciliano di Milazzo e ha un amore sconfinato per il ciclismo. Andare a farsi i capelli da lui non è una barba, anzi. Ti racconta la sua vita e ti parla della volta che Bugno forò sull'Alpe Duez e perse il Tour per un pelo. Gino è arrivato a Milano dalla Sicilia alla fine degli anni cinquanta. Ha sempre fatto il parrucchiere da uomo e dal 1964 lavora nello stesso localino di via Castaldi, prima come apprendista, poi come acconciatore sotto padrone e dalla fine degli anni settanta, come titolare. Se volete sapere chi vincerà il Giro d'Italia o la Grand Boucle andate da lui. Tra un taglio e uno shampo ve lo svelerà. Ciao, Gino.

10 maggio 2006

Acquisto e regalo di giornata.


Il mitico TV Sorrisi e Canzoni, per il quale ho sudato sette camicie quando ero un giovane art director, la settimana scorsa aveva in allegato lo stupendo album di Elton John "Goodbye Yellow Brick Road". Inoltre un paio di giorni fa Fabio e Cristina mi hanno consegnato, con notevole ritardo, il mio regalo di compleanno: il libro "Non ci sono santi" di Gabriele Romagnoli. Una considerazione su Elton John: quando frequentavo le scuole medie a Monza avevo diversi compagni di classe che smaniavano per Elton, mentre io, condizionato dalla dottrina musicale di mio fratello Michele, lo consideravo un fighetto e tra i cantanti classificabili nella cosidetta area fascista, mentre noi, giovani simpatizzanti di Mao, preferivamo ascoltare Guccini, Lolli e Bob Dylan. Passati gli anni ho dovuto rivedere il mio giudizio su Elton John e quest'album che vedete nella foto è uno di quelli che, superata la barriera dei quarant'anni, si ascolta sempre volentieri. La copertina, tra l'altro, è stupenda e ricorda molto quelle mitiche dei Genesis (parliamo degli stessi anni) degli album Foxtrot e Nursery Crime.

5 maggio 2006

La Fiera del Libro di Pontremoli e relativi acquisti.




A Pontremoli, sotto l'androne che c'è nella piazza della Repubblica, ogni tanto, durante le festività principali e soprattutto nei tre mesi estivi, si tiene un mercatino dei libri nuovi e usati (prime due foto). Nella recente vacanzina fatta con Monica e Sofia per il ponte della Liberazione ho acquistato cinque libri tascabili usati (terza foto) per la modica cifra di 10 euro totali. Per un feticista di libri usati come me, il massimo. Una curiosità: nella terza foto si vede il libro "Scandalo al sole" che è anche perfettamente riconoscibile nella seconda foto, ancora sul banchetto e col rischio che qualcuno me lo sottraesse. A proposito di ponte della Liberazione. E' finalmente on line la serie completa delle foto che ho fatto e che potete vedere su Flickr cliccando qui.

3 maggio 2006

Opportunismi.


Per il ponte della Liberazione siamo stati qualche giorno a Pontremoli (località Rocca Sigillina, per la precisione) nella casa dove è nata la mamma di Monica. Pontremoli è un incantevole paese della Lunigiana in provincia di Massa Carrara ed è il luogo dove ogni anno a luglio si tiene il Premio Bancarella. Il sindaco di Pontremoli è stato per parecchi anni l'ex ministro Enrico Ferri, quello dei 110 km orari in autostrada, che è originario di lì. Nella foto vedete due suoi manifesti elettorali montati da me in Photoshop. Quello a sinistra è dell'anno scorso quando Ferri si presentò per Forza Italia. Quello a destra è di quest'anno e lo raffigura come candidato per l'Udeur di Mastella e rappresenta quindi il "ribaltone" che Ferri ha eseguito saltando da uno schieramento all'altro. Questione di fiuto? O di mero opportunismo?
Se volete vedere le altre foto fatte a Pontremoli (e a Viareggio) durante il ponte della Liberazione andate qui.

1 maggio 2006

Staffetta letteraria.


Ho terminato la lettura di "L'incendio del paradiso"dello spagnolo Antonio Alamo e ho iniziato quella di "Una donna in bilico", di Lucia Etxebarria.