23 giugno 2009

Dopo le 10 domande a Berlusconi, le 10 domande ai pubblicitari.

Riporto direttamente dal blog di Grazia:

Sono certa che almeno una volta nella vita vi sarete fatti queste domande.
Ancor meglio sarebbe stato poterle fare ai diretti interessati.
Be’, io non ho le risposte - sono ancora troppo novizia dell’ambiente – ma chissà che, pubblicandole sul blog di Grazia, non si faccia avanti qualche pubblicitario professionista per illuminarci.

1) Perché per promuovere prodotti antietà/dimagranti vengono scelte sempre modelle ventenni che evidentemente non hanno alcuna natura umana (la forza di gravità non ha effetto su di loro, il sole in picchiata sul viso non fa scoprire segni di imperfezioni, “sono gonfia” significa portare la 42)?

2) Perché le mamme hanno pochi più anni dei presunti figli, rendendo fisiologicamente impossibile il loro essere genitrici?

3) Perché in quei giorni dovrei avere voglia di fiondarmi da un aereo, fare la ruota per dimostrare di essere una conduttrice, prendere il treno e mettere l’assorbente sui bocchettoni d’areazione? Cioè, vi rendete conto che la vostra conoscenza in fatto di donne…

4) Vi trovate credibili quando dipingete la famiglia gaudiosa e sorridente alle 7 del mattino, con i pigiami belli stirati, i capelli ben pettinati e manco l’ombra di un’occhiaia?

5) Quando smetterete di storpiarmi le mie canzoni preferite? Per colpa vostra non le posso più sentire!

6) E’ proprio necessario parlarmi di lassativi mentre sto mangiando?

7) Ma quelle scritte piccole-piccole che scorrono veloci-veloci mentre nella pubblicità mi state vendendo un’ “offerta eccezionalmente vantaggiosa” (vi ho sentiti, dicevate proprio così)… Non saranno mica una fregatura, vero?!

8) Perché continuare a parlare di bifidus se nessuno studio ha mai dimostrato i suoi poteri regolarizzanti? E come mai questo batterio ha un nome diverso in ogni stato?

9) Quanti soldi sprecate per ogni superstar hollywoodiana che viene a farsi la sua comparsata di pochi secondi? Darli a me quei soldi, no eh?!

10) Seriamente: quale mente può partorire uno scoiattolo petante per promuovere un chewing-gum?