Le ultime due righe di questo articolo la dicono lunga su dove sta andando il mercato degli investimenti pubblicitari. Buona lettura.Nei primi quattro mesi dell'anno gli investimenti pubblicitari ammontano a 2.860 milioni, con una diminuzione del 18% rispetto al corrispondente periodo del 2008. Sono i numeri che emergono dall'analisi di Nielsen.
In particolare, ad aprile, su base annua, gli investimenti sono crollati del 17,4%. Wind, Vodafone, Ferrero, Volkswagen, Unilever, Barilla, Procter&Gamble, Danone, Fiat Div. Fiat Auto e L'Oreal sono i top spender dei primi quattro mesi con 390,7 milioni euro, il 13,4% in meno del corrispondente periodo del 2008. Di queste dieci aziende soltanto tre hanno incrementato gli investimenti rispetto all'anno scorso, mentre la maggior parte li ha ridotti di oltre il 20%.
L'analisi dei mezzi mostra per la televisione, considerando sia i canali generalisti che quelli satellitari (marchi Sky e Fox), una flessione gennaio-aprile sullo stesso periodo del 2008 del 15,3% e sul singolo mese di aprile del 15,1%.
La stampa, nel suo complesso, da gennaio ha un calo del 25,6%. I periodici diminuiscono del 29,5% con l'abbigliamento a -29,2%, la cura persona a -27,6% e l'abitazione a -26,8%. I quotidiani a pagamento mostrano una flessione del 22,7% con l'automobile e l'abbigliamento, i due settori più importanti, che riducono gli investimenti rispettivamente del 36,6% e del 31,5%. In controtendenza il settore abitazione che supera i 20 milioni con una crescita sul quadrimestre dell'8,4%, grazie alle performance realizzate a febbraio e, soprattutto, a marzo. A livello di tipologie, frena la commerciale nazionale (-26,7%), ma sono in calo anche la locale (-17,8%) e la rubricata/di servizio (-19,4%). In contrazione la raccolta dei quotidiani free/pay press (-29%).
La radio diminuisce del 19,2% nel quadrimestre e del 16,9% nel confronto mensile. Tra i settori in positivo nel mese di aprile 2009 si evidenziano: auto, distribuzione e tlc. Fanno registrare variazioni negative affissioni (-33,4%), cinema (-21,9%), cards (-27,2%) e direct mail (-17,4%).
Performance, invece, positiva per internet che cresce del +6,7% superando i 188 milioni.Fonte: affaritaliani.it